Bandi di selezione per incarichi temporanei con stesso rigore dei concorsi

In merito all’articolo pubblicato in data odierna sul quotidiano sammarinese “L’Informazione”, dal titolo “Bandi di selezione, 20 posti sotto lo Stato e neanche un concorso”, la Segreteria di Stato per gli Affari Interni, la Giustizia e la Funzione Pubblica e la Direzione Generale della Funzione Pubblica ritengono necessarie alcune precisazioni e considerazioni per informare correttamente sui provvedimenti in questione; ritengono, infatti, di primaria importanza comunicare alla cittadinanza ed agli stessi dipendenti pubblici, che le deliberazioni assunte per il reclutamento delle figure professionali citate, indispensabili per attività qualificate presso Uffici Pubblici, sono pienamente rispettose della normativa vigente.
Le deliberazioni assunte dal Congresso di Stato fanno seguito alla proposta di attivazione di nuovi incarichi da parte dei Dirigenti e Direttori di Dipartimento, assoggettati a preventivo accordo con le Organizzazioni Sindacali così come stabilito dalla disciplina vigente, accordo cui è subordinata l’emissione dei bandi di selezione di cui sopra; tale accordo non è stato ancora raggiunto ed i bandi dunque - a dimostrazione che nessuno “tira dritto” – non sono sinora stati emessi.
La proposta risponde anche all’esigenza di attuare il graduale processo per il ricambio generazionale e di competenze nell’Amministrazione Pubblica, in conformità agli indirizzi espressi dal Consiglio Grande e Generale che individuano nella pianificazione pluriennale delle nuove assunzioni, entro misure definite, lo strumento per attuare tale rinnovo in maniera sostenibile per il bilancio dello Stato.
La proposta, infine, ha indicato anche la modalità di reperimento di tali figure che, riguardando incarichi temporanei, non può effettuarsi mediante concorso, modalità che attiene alla sola copertura definitiva di posti previsti dal fabbisogno; facendo dunque ricadere la scelta sulla selezione pubblica e non sul semplice ricorso alle pubbliche graduatorie, anche su indicazione del Sindacato, con l’obiettivo di consentire il più ampio accesso alla procedura.
Si tiene a rilevare, inoltre, che per la selezione pubblica è fatto rinvio, per tutto quanto compatibile, al concorso pubblico, al quale è assimilabile sia per il rigore della valutazione dei candidati, sia per il livello di preparazione atteso che per le modalità di attribuzione del punteggio. La legge n.107/2009, che prevede la forma di selezione prescelta, sancisce come le procedure siano orientate alla individuazione, con la maggior trasparenza, efficacia, efficienza ed economicità possibile, del personale dotato dei requisiti professionali necessari all’Amministrazione Pubblica per lo svolgimento dei compiti istituzionali cui è preposta.
La selezione dunque, così come il concorso, è ugualmente asservita all’osservanza di criteri, requisiti e procedure oggettivi, chiari e trasparenti.
La garanzia della trasparenza della procedura è data sia dalla preventiva pubblicazione di bandi che individuano le materie oggetto di verifica e gli specifici punteggi attribuiti ai singoli moduli, sia dalla possibilità, per i soggetti interessati, di presentare eventuali ricorsi amministrativi e/o giurisdizionali avverso presunte irregolarità o vizi procedimentali sia dalla partecipazione a tutte le sue fasi pubbliche delle Organizzazioni Sindacali in qualità di osservatori.
Quanto al fabbisogno, lo stesso è oggetto di confronto con il Sindacato e la proposta dell’Amministrazione, già sottoposta nello scorso anno, è stata recentemente ripresentata insieme a un piano di calendarizzazione serrata degli incontri e ad un protocollo d’intesa, tra l’altro, sulle tempistiche per la sua definizione.
Proprio perché la finalità del fabbisogno è quella di individuare in maniera puntuale le risorse dell’Amministrazione coerentemente con le nuove missioni e funzioni degli uffici che, anche a seguito del percorso di internazionalizzazione della Repubblica e di specializzazione delle attività e competenze richiesta agli uffici pubblici, lo stesso necessita di professionalità oggi non presenti o presenti in misura insufficiente
Dispiace osservare come un intervento, volto a contemperare le esigenze di contenimento della spesa per i dipendenti pubblici - obiettivo pienamente raggiunto essendo stata ridotta la relativa spesa nell’ultimo biennio di oltre 5 milioni di euro - con l’improcrastinabile esigenza di reperimento di professionalità qualificate, mediante procedure chiare, trasparenti, lineari e conformi alle normative vigenti, sia stato invece oscurato dal sospetto di voler instaurare addirittura un regime di “cooptazione” dei posti.
Non c’è niente di più estraneo da questo concetto nelle procedure pubbliche previste per consentire all’ Amministrazione di attingere a professionalità esistenti nel Paese e in grado di sostenere nuove importanti funzioni, con l’indubbio effetto di dare alle nuove generazioni con crescente grado di istruzione e qualificazione, opportunità di lavoro in un momento di innegabile difficoltà qual è quello attuale.

San Marino, 19 agosto 2015

Segreteria di Stato Affari Interni e GIustizia - Direzione Generale Funzione PUbblica