Progetti di legge per i reati informatici e modifiche alla legge elettorale

Il Consiglio Grande e Generale ha esaminato – nella seduta del 16 e 17 marzo 2016 - due progetti di legge, presentati dal Segretario di Stato per gli Affari Interni e la Giustizia, Gian Carlo Venturini.

Con il progetto di legge “Disciplina dei reati informatici” – esaminato in prima lettura - si sono dettate disposizioni in materia di reati informatici.
Il web è stato concepito come strumento tecnologico per la circolazione di dati e informazioni. Ha, altresì, assunto il ruolo di volano della conoscenza e catalizzatore dei principi di democraticità ed uguaglianza nella misura in cui concede l’accesso indiscriminato al sapere.
Alla luce di tali considerazioni, è evidente come la sicurezza delle reti e delle informazioni si elevi ad interesse giuridico di primaria importanza per la stessa preservazione ed il progresso dell’umanità. La sicurezza informatica può addirittura declinarsi come un “bene comune”, ossia un bene indispensabile per la collettività, al pari delle risorse naturali. D’altro canto, i computer crimes costituiscono il risvolto negativo dello sviluppo tecnologico sul piano dell’informatica e della telematica. Se da un lato, infatti, la maggior parte delle attività umane un tempo svolte manualmente o attraverso apparecchiature meccaniche, hanno ceduto il passo a ben più efficienti implementazioni digitali che hanno permesso di velocizzare ed ottimizzare le operazioni di ricerca ed estrazione del dato con una conseguente facilitazione della riproduzione e trasferimento dello stesso; dall’altro lato si assiste ad un significativo spostamento di interessi e attività propositive della società su Internet: la maggior parte delle attività sociali, lavorative e di svago passano in maniera significativa attraverso le reti telematiche. Di conseguenza, anche le attività illecite (i reati informatici, appunto) ne seguono l’evoluzione nelle forme e nelle pratiche; talché diventa necessario sviluppare idonee contromisure atte a contrastare o quantomeno limitare il progredire di tali forme criminose.
La disciplina dei reati informatici si lega dunque agli obblighi assunti a livello internazionale secondo quanto indicato e raccomandato dal Consiglio d’Europa, in particolare nella Convenzione del Consiglio d’Europa sulla criminalità informatica fatta Budapest il 23 novembre 2001 nonché all’adozione di efficaci politiche di prevenzione della corruzione, che includono tra l’altro meccanismi istituzionali e politiche favorevoli al buon governo, allo stato di diritto, alla trasparenza e alla responsabilità.

Con il Progetto di legge qualificata esaminato ed approvato con procedura d’urgenza, con 42 voti a favore, 1 astenuto e 2 voti contrari – si sono introdotte “Modifiche alla Legge 31 gennaio 1996 n.6 (Legge Elettorale) e successive modifiche ed alla Legge Qualificata 29 maggio 2013 n.1 (Del referendum e dell'iniziativa legislativa popolare)”. Tra le altre cose, si è estesa l'ammissibilità al voto presso il Seggio Speciale allestito presso l'Ospedale di Stato agli anziani ospitati stabilmente in strutture pubbliche o private convenzionate con l'Istituto di Sicurezza Sociale, al fine di consentire agli anziani che si trovano in tali strutture di andare a votare, oltre che nel seggio allestito presso la sede del Castello in cui la struttura che li ospita si trova, presso l'Ospedale di Stato al fine di garantire eventuali esigenze assistenziali che dovessero insorgere. Modifiche sono state introdotte rispetto alle modalità di scelta dei Presidenti di Seggio e degli scrutatori, principalmente con il fine di dare maggiore possibilità a chi è privo di occupazione di esercitare tale funzione. Sono apportate, altresì, modifiche alla Legge Qualificata sul referendum introducendo disposizioni dirette ad evitare che il comitato contrario al referendum sia soggetto a disparità di trattamento nell'utilizzo degli spazi di propaganda referendaria qualora si costituisca in prossimità della scadenza del termine attualmente previsto per legge; sono stati eliminati gli uffici elettorali intersezionali limitatamente alla sola procedura referendaria.

San Marino, 18 marzo 2016/1715 d.F.R.