Aggiornato il quadro normativo con importanti provvedimenti

Il Consiglio Grande e Generale, nella seduta di giovedì 25 giugno, ha approvato tre nuove leggi, presentate dal Segretario di Stato per gli Affari Interni e la Giustizia Gian Carlo Venturini. Con la “Legge sulle Fondazioni” si è introdotta una dettagliata regolamentazione della materia delle Fondazioni con il dichiarato obiettivo di uniformare e allineare la legislazione sammarinese al rispetto delle raccomandazioni e degli standards internazionali in materia di prevenzione e contrasto al riciclaggio e del finanziamento del terrorismo. “La vecchia normativa – spiega il Segretario di Stato Venturini – alla luce dell'evoluzione che la materia delle fondazioni ha subito negli ultimi anni e delle raccomandazioni internazionali emanate sul tema, non poteva essere considerata sufficiente in rapporto alle esigenze di sicurezza, antiriciclaggio e contrasto al terrorismo, fenomeni questi ultimi che richiedono, anche ed alla luce dei recenti accadimenti, interventi urgenti e maggiormente incisivi. La Repubblica di San Marino rischiava, infatti, di trovarsi in una vera e propria "danger-zone"; la mancanza di una normativa e di presidi efficaci, rischiava di determinare una situazione di inadeguatezza nella gestione di eventuali ed incontrollabili distorsioni nell'utilizzo delle fondazioni, con il rischio di minare dall'interno l'onorabilità dello Stato.”. Con questa nuova legge, dunque, si è colmata un’esigenza stringente di interesse nazionale espressa peraltro anche dal Consiglio dei XII - organo attualmente preposto al controllo e vigilanza sull'amministrazione delle fondazioni - che da tempo aveva sottolineato la necessità di una specifica normativa di settore.
Approvata anche la legge "Disposizioni in materia di procedura e di diritto civile e di procedura amministrativa" in risposta alla duplice esigenza di speditezza dei procedimenti giudiziari e di diminuzione dei costi della giustizia. Un testo condiviso realizzato per risolvere alcune delle problematiche e delle criticità emerse nell'applicazione concreta della normativa vigente in materia, tenendo, inoltre, conto delle considerazioni e delle riflessioni svolte dal Magistrato Dirigente nell'ambito delle relazioni annuali sullo stato della giustizia. Sono state introdotte disposizioni modificative ed integrative in materia di procedura e di diritto civile, di gratuito patrocinio, di procedura amministrativa e di controllo preventivo di legittimità. In particolare, gli interventi normativi maggiormente significativi ivi previsti riguardano disposizioni che: modificano la disciplina dei termini di prova per superare un eventuale utilizzo dilatorio degli stessi; diminuiscono l’impatto temporale per l’acquisizione delle prove tramite rogatoria ovviamente ove non esistono accordi internazionali in materia; modificano la vigente disciplina delle perizie nonché delle notifiche per prevenire comportamenti lesivi del principio di lealtà processuale. Si è inoltre intervenuto in materia di eccezioni, di appello e di esecutività della sentenza di primo grado esclusivamente qualora abbia ad oggetto la condanna al pagamento di una somma di denaro; di prescrizione dei diritti reali e dei diritti di credito, riducendone gli attuali termini e si è provveduto a recepire i principi UNIDROIT come ulteriore strumento per la disciplina dei contratti.
Approvata anche la legge “Disposizioni in materia di cose ritrovate”, che attribuisce al Corpo di Polizia Civile la gestione e la custodia in materia di cose ritrovate, ferma restando la facoltà per chi trova una cosa mobile di consegnarla, qualora non conosca il proprietario, ad un funzionario dei Corpi di Polizia o direttamente all’Ufficio preposto.
Con questa legge si è data, altresì, attuazione all’istanza d’arengo n. 13 del 7 aprile 2013 nella quale si richiedeva proprio di regolare il procedimento relativo al reperimento di cose ritrovate.

San Marino, 25 giugno 2015/1714 d.F.R.