Presentate le leggi contro il genocidio e sulle regole comportamentali per agenti pubblici

Il Consiglio Grande e Generale ha esaminato ieri in prima lettura due progetti di legge, presentati dalla Segreteria di Stato per gli Affari Interni e la Giustizia.
La Repubblica di San Marino, storicamente ha sempre profuso un grande e attivo interessamento nel rispetto dei diritti della persona, nella difesa dei valori della pace e della autodeterminazione dei popoli, manifestando tenacia nel perseguire un impegno preciso per garantire la giustizia e la piena salvaguardia della dignità umana; per questo motivo con il primo progetto di legge - “Disposizioni per la prevenzione e repressione del crimine di genocidio” – si intende introdurre nell’Ordinamento della Repubblica di San Marino una disciplina contro questo aberrante crimine, che formò oggetto della Convenzione per la prevenzione e repressione di tale reato, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 9 dicembre 1948, entrata in vigore il 12 gennaio 1951 e ratificata dalla Repubblica di San Marino con Decreto Consiliare 25 ottobre 2013 n. 143. L’adesione alla Convenzione rientra tra gli impegni che il nostro Paese si è assunto a seguito dell’Esame Periodico Universale (Universal Periodic Review), che ha sostenuto nel febbraio 2011 di fronte al Gruppo di Lavoro per l’esame periodico universale del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite.
Il secondo progetto di legge esaminato in prima lettura è il “Codice di condotta per gli agenti pubblici”, il cui obiettivo è quello di definire e precisare le regole di comportamento per gli agenti e i dipendenti pubblici da applicare ai casi concreti e di rafforzare la fiducia dei cittadini nell’imparzialità e nella trasparenza dei pubblici poteri. Attraverso una carta dei valori o codice di condotta è possibile specificare, a priori, i criteri di comportamento corretto in una varietà di casi, prevenire situazioni di irregolarità e prevedere una serie di sanzioni per coloro che non si attengono ai principi e prescrizioni ivi contenuti. Con questo codice, gli agenti pubblici vengono investiti dell’obbligo - che è anche una responsabilità – di conformare i loro comportamenti ai principi di lealtà, trasparenza e correttezza e di vigilare che tali valori siano tutelati ed osservati da tutti coloro che svolgono incarichi pubblici attraverso l’individuazione di misure e strumenti di controllo interno idonei a monitorare il rispetto del codice stesso.
Uno strumento che, indubbiamente, contribuisce a prevenire possibili fenomeni corruttivi nell’esercizio di funzioni pubbliche, in linea con le Raccomandazioni del GRECO.

San Marino, 14 maggio 2014