REGOLE DA OSSERVARE PER IL "SILENZIO ELETTORALE"

 

 

Oggetto : Regole da osservare per il “silenzio elettorale”.

 

            Venerdì 6 dicembre alle ore 24:00 cessa la campagna elettorale.

            Nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 dicembre deve essere osservato il cosiddetto "silenzio elettorale" .

            Con la presente si ricordano le regole del "silenzio elettorale", così come già indicate nelle precedenti consultazioni elettorali.

            È stabilito il divieto per qualsiasi attività di propaganda elettorale con qualsiasi mezzo la stessa sia attuata:

  • non si possono riunire assemblee o comizi, non si può discutere in luoghi pubblici o aperti al pubblico e sui media dell'opportunità di votare per un partito o per un altro e non può essere svolta nessuna attività di propaganda attraverso qualunque mezzo (compresi volantini, biglietti, manifesti, locandine, veicoli, capi di abbigliamento, accessori, gadget ecc.. ... );
  • è vietata ogni forma di pubblicità in spazi esterni, anche attraverso altoparlanti e apparecchi sonori, e in spazi privati che consentono una visione esterna pubblica (ad esempio finestre, vetrine, ecc…). Sono esclusi dal divieto solo le normali e permanenti insegne indicative delle sedi di partito.

            Il divieto di propaganda elettorale e l'obbligo del silenzio riguarda chiunque e tutte le forme di comunicazione.

            I mezzi di informazione non possono pubblicare foto, simboli ed interventi di liste, coalizioni e candidati né qualunque altra cosa che interferisca con l'obbligo del silenzio. Ciò vale ovviamente per la carta stampata, per radio e tv, nonché per il web.

            L'art. 9 della Legge n. 36/1997 prescrive che nel giorno della votazione:

  • è vietato l'uso di coccarde, distintivi, veicoli, oggetti di qualunque tipo che possano costituire la manifestazione di una scelta politica;
  • i candidati non possono sostare all'interno dei seggi e nelle vicinanze, durante l'apertura dei seggi ed oltre il periodo necessario per l'espressione del proprio voto.

            Le violazioni a questa disposizione ed a quella del "silenzio elettorale" sono punite penalmente.

            Anche per i social media vale il divieto esplicito di "ogni forma di propaganda con qualsiasi mezzo la stessa sia attuata" di cui all'art. 1, della Legge n. 36/ 1997. 

            Per quanto riguarda il Web poiché non esiste una specifica normativa vengono fornite alcune indicazioni, usando l'interpretazione analoga ed il buon senso.

               I siti internet dei partiti possono essere considerati come le sedi virtuali dei partiti stessi, pertanto chi accede al sito di sua volontà è come se si recasse nella sede fisica Di conseguenza non è obbligatorio oscurare siti e contenuti.

            E' invece evidente il divieto di invio multiplo di messaggi e l'esecuzione di sondaggi elettorali e politici nei due giorni in questione che ciò avvenga per posta elettronica, sul web o tramite telefono.

            Social network, Forum e Blog non possono essere esentati dal divieto, e pertanto nei due giorni del silenzio non deve essere inserito, "postato" o "twittato" nulla che possa aver rilevanza elettorale (a titolo esemplificativo caricare immagini e video, inserire post, commenti ed opinioni relativi a candidati, partiti o coalizioni in corso per le elezioni).

            Questo vale sia per i partiti che per i singoli candidati e per chiunque altro.

            Anche all'estero nei giorni del silenzio elettorale valgono le stesse disposizioni, perché i reati sono puniti a tutela della libertà di voto, diritto che appartiene agli elettori sammarinesi ovunque residenti.

               Si raccomanda a ciascuna lista di osservare tali regole e di provvedere alla massima informazione interna e soprattutto dei candidati, affinché siano osservate le suddette disposizioni ed evitare le violazioni.

            Formulando i migliori auguri, l'occasione è gradita per porgere cordiali saluti.

                                                                                                                             IL SEGRETARIO DI STATO

                                                                                                                                       Guerrino Zanotti